Le condizioni igienico-sanitarie a Castelbuono nel 1892
La riforma sanitaria nazionale del 1888 voluta dal governo Crispi – sia pure con diversi decenni di ritardo rispetto ad altri Stati europei – contemplava l’organizzazione dei servizi sanitari e di quanto riguardasse l’esercizio delle professioni sanitarie, la profilassi umana e zooiatrica, l’igiene alimentare nonché quella del suolo e dell’abitato.
La riforma prevedeva, inoltre, che ogni comune avesse un ufficiale sanitario di nomina prefettizia il quale, fra le altre cose, era tenuto, mediante articolate relazioni annuali, ad informare il Prefetto delle condizioni igieniche del proprio Comune.
Durante una ricerca d’archivio ho avuto la fortuna di rintracciare una di queste relazioni – relativa al 1892 e redatta il 31 marzo 1893 dall’ufficiale sanitario dell’epoca, il dottor Francesco Minà Palumbo – la quale, benché stilata sotto forma di questionario, oltre a costituire un significativo spaccato del paese di allora (come per esempio l’incredibile dato in base al quale la popolazione in soli dieci anni, dal 1882 al 1891, aumentò di oltre duemila unità) offre preziosissime informazioni, utili a ricostruire le condizioni sanitarie del territorio di Castelbuono.
RELAZIONE SANITARIA PEL 1892
Esercenti Sanitari
- Ufficiale Sanitario Cav. F. Minà Palumbo, socio di varie Accademie, ha ricevuto dieci medaglie per scopi scientifici. Attualmente presidente del Comizio Agrario di Cefalù. Indennità assegnata £ 100.
- Medici condotti
Dr. Minà Palumbo Chirurgo £ 330
Dr. Giovanni Cucco Medico £ 2000
Dr. Vincenzo Marguglio £ 1200.
Prestano servizio nel Comune, non vi hanno borgate.
Obblighi assistenza pei poveri. Non si ha elenco dei poveri che hanno diritto all’assistenza medica. Per tutti i cittadini £ 0,50 a visita, e per la notte £ 2,0. Allegato I per gli oneri dei medici condotti è il deliberato del consiglio e contratto.
- Levatrici condotte.
Domenica Porcelli collo stipendio di £ 200
Maria Giuseppa Cuschera stipendio di £ 100
Assistenza pei poveri. Non esiste elenco dei poveri.
- Il Comune non provvede pei poveri di medicinali, né alcuna opera pia. Il Comune soccorre in denaro a seconda la competenza del bilancio
Esercenti professioni sanitarie
- Medici chirurgi denunziano le malattie infettive se occorrono, e costantemente denunziano le cause di morte per ogni defunto.
- Le levatrici hanno la busta degli strumenti necessari per l’assistenza ai parti.
Si è ordinato di tenere il registro dei parti a termine, ed anco degli aborti che possono succedere.
- Vi sono cinque farmacie.
Morici Nunzio fu Michele dal 7 maggio 1854. Farmacista.
Tumminello Mario fu Michelangelo dal 25 agosto 1888. Assistente.
Guzzio Antonio fu Nunzio dal 2 giugno 1876. Farmacista.
Morici Domenico fu Gabriele 7 maggio 1854
Failla Mariano fu Pietro dal 21 luglio 1892
Carabillò Antonio fu Antonino dal 21 Aprile 1891.
Le farmacie sono tenute regolarmente. Sono provvedute della farmacopea, e sono stati invitati i farmacisti a tenere il registro delle ricette.
- Non vi sono esercenti abusivi di medico e di levatrice, non si ha un veterinario. Non vi sono venditori abusivi di farmaci.
Vigilanza igienica degli alimenti
Nel Comune un membro della Giunta viene incaricato per la vigilanza sulla vendita degli alimenti, e sulle qualità dei generi di consumo. Non si sono verificati sequestri o contravenzioni per alimenti alterati o nocivi o adulterati, ma la sorveglianza è stata attiva per evitare inconvenienti.
Mortalità e Natività
1882 nati 442 morti 286
1883 nati 416 morti 258
1884 nati 506 morti 232
1885 nati 450 morti 263
1886 nati 506 morti 275
1887 nati 476 morti 304
1888 nati 486 morti 270
1889 nati 471 morti 277
1890 nati 436 morti 282
1891 nati 434 morti 273
Totale del decennio. Nati 4623, morti 2720. Aumento della popolazione nel decennio n. 1903. Media dei nati n. 462, dei morti 272 per anno. Nel 1892 si ebbero nati 435, morti 289, aumento n. 146.
Cause di morte
- Chi è il medico necroscopo.
Non esiste medico necroscopo. Ogni medico farà la visita al suo infermo defunto e ne farà denunzia della morte.
- Per le cause di morte si è fatto un rapporto del medico sanitario provinciale con i dettagli necessari, si è omessa l’età e la professione, perché non si conosceva tale disposizione per 1892. Non fui onorato dal sopradetto di un riscontro.
Per chiarezza si vedrà l’allegato n. 9 dove è notato tutto (questo allegato è quello delle malattie fatte nel rapporto dal 1892 di tutte le cause di morte).
Malattie infettive e malattie dominanti
- L’Ufficiale sanitario tiene il registro delle malattie infettive.
Nel gennaro furono denunziati dieci casi di scarlatina, nessun caso fu funesto, ma la sua forma fu molto differente dalla sintomatologia descritta. Febbre leggiera, che aumentava per due giorni, poi pelle rossa eritematosa per tutto il corpo, al sesto giorno tutto svanito senza desquamazione, non si osservò diffusione per contagio, ed in febbraro non si osservò alcun caso. Quindi una malattia esantematica da non confondersi colla scarlatina pura, di indole mite. In marzo si svilupparono bronchiti e polmoniti e catarro polmonare, ma nel settembre ed ottobre nei ragazzi prese la forma di tosse convulsiva, più o meno grave, e nel mese di ottobre si ebbero tre casi di morte, nel novembre quattro, nel dicembre otto. Nel generale il numero degli attacchi, l’indole del morbo, la durata dell’epidemia, fu molto meno della ultima invasione, e minore il numero totale dei morti.
- Le malattie nel corso dell’anno furono nelle forme ordinarie. Nella està per gli eccessivi calori enteriti e diarree più nei ragazzi che negli adulti. Nell’autunno febbri intermittenti di forme semplici, rare le complicate, niente perniciose. Colle alternative di temperatura in autunno dei casi di influenza negli adulti.
- Il Comune appresta per disinfezione acido fenico, sublimato, solfato di ferro, in circostanze urgenti si inerta il farmacista per le operazioni necessarie. Non vi sono locali di isolamento, perché non sono succeduti casi urgenti di morbi trasmissibili.
- Non abbiamo laghi, paludi, maceratoi di lino capaci di alterare la nostra atmosfera. Le due riviere al nord ed all’est sono piuttosto torrenti, il primo in està è quasi secco, il secondo è lontano dall’abitato e separato da una lunga serie di colline, quindi il Comune va esente di tali emanazioni. Poi il nostro territorio è tutto coperto di alberi ed al sud e sud-ovest vi sono estese foreste di alberi di alta cima, e si ha particolarmente nella calda stagione una corrente atmosferica ascendente nel giorno, e discendente la sera e la notte, che rinnovano l’atmosfera nei contorni dell’abitato.
- Tubercolosi e sifilide
La tubercolosi polmonare si verifica in ogni anno, ma in ragione della popolazione è molto modesta, tra 289 casi di morte, soltanto 12 morirono di tubercolosi polmonare, ciò che corrisponde ad uno e mezzo per 1050 abitanti, ed uno per 24 morti.
Per la sifilide nell’epoca attuale è un poco più diffusa nella forma di blenorragia, rara la ulcerosa, non vi sono [casi] di lue celtica trasmessa per baliatico.
Non si ha baliatico mercenario per trovatelli.
Vaccinazioni pubbliche
Il vaccinatore è il Dr Minà Palumbo. L’Ufficiale sanitario ha i registri per le vaccinazioni. Il Consiglio Comunale delibererà nella prossima seduta primaverile le norme per la vaccinazione obbligatoria. Nelle scuole si è fatta la visita per le vaccinazioni e vaccinazioni oltre i dieci anni; furono fatte molte vaccinazioni negli allievi che non erano stati vaccinati. La visita in quella occasione fu fatta come ufficiale sanitario. Il numero delle vaccinazioni e rivaccinazioni nel 1892 fu di n. 504.
Regolamento locale di igiene
Si ha un regolamento di igiene compilato ed approvato nel 1877, il Consiglio nelle sedute primaverili farà delle modifiche ed aggiunte in relazione delle disposizioni posteriormente emesse.
Macello
I macellai tengono un locale fuori dell’abitato, e ne pagano la pigione al proprietario. Non è destinata giornata per la macellazione, ma ogni giorno si uccidono tanti animali a seconda del consumo, ed in questa epoca per la miseria il consumo è meno dell’ordinario.
Cimitero
E’ regolarmente tenuto. Nessun miglioramento durante l’anno. Esiste il registro dei seppellimenti. Sono messe in esecuzione le disposizioni del regolamento per le inumazioni. Le tumulazioni sono in ambiente unico. Le salme sono chiuse in casse di legno e zinco saldate a fuoco, quelle da inumare in casse semplici. Per le tumulazioni in ambiente unico le casse si coprono talvolta di un intonaco di gesso per evitare qualunque esalazione.
Scuole
Nessun miglioramento nelle scuole. Si fanno due visite all’anno ora in una scuola ora nell’altra, perché non si ha un casamento unico ma sono divise in quattro località differenti, e sono stati dati i provvedimenti necessari per pulizia, corsi ad aria, come fu riferito in un rapporto precedente.
Ospedali
Non sono stati necessari miglioramenti, accresciuta la biancheria e strumenti chirurgici. Si hanno sei letti per infermi, una stanza a pensione, altra per morbi infettivi vi ha un medico un infermiere, una infermiera un cappellano.
Vi è un armadio i strumenti chirurgici provvisto del necessario, e si dona agli altri medici fuori l’ospedale la facoltà di potersene servire. Gli ammalati ricevuti han presentato malattie comuni, come quelle osservate in città. Il numero degli ammalati ricevuti è stato di 65. L’esito è stato di guariti n. 53, e moti n. 12, di cui tre dopo due giorni entrati. I giorni di assistenza per tutti furono n. 912.
Le malattie osservate sono state contusioni, fratture, metrorragia, dissenteria, reumatismi, febbri intermittenti, bronchite, enterite, polmonite, influenza, ipertrofia della milza, epilessia, marasmo, osteomalacia, orchite, tubercolosi.
Igiene e pulizia dell’abitato
Vi è una sorveglianza speciale, i spazzini mantengono la pulitezza delle strade, ma i ragazzi per l’utile che ne ritraggono dal concime ottenuto colla spazzatura contribuiscono a mantenere la nettezza.
Nel 1892 nessun miglioramento edilizio. I corsi di acqua potabile furono pochi anni addietro ricostituiti. Le fognature dai particolari pei corsi aumenta ogni anno.
Nessuna opera di risanamento è stata fatta, né vi è stata urgenza. Non si sono fatti nuovi prestiti, perché ve ne sono da saldare per quando furono ricostruite tre strade principali.
Allegato quadro degli ammalati dell’ospedale civico nel 1892
Anasarca 1
Bruciatura 1
Bronchite 9
Colica nefritica 1
Malattie croniche 3
Dissenteria 3
Enterite 3
Ernia 1
Epilessia 1
Erisipela 1
Febbre intermittente 3
Ipertrofica splenica 2
Influenza 3
Metrorragia 1
Marasmo 5
Malattie chirurgiche 6
Nevralgia 1
Oftalmia 1
Osteomalacia 1
Orchite 1
Polmonite 8
Reumatismi 2
Tifo 2
Tumore all’ovaja 1
Tubercolosi 2
Volvolo 1
Si sono dati soccorsi di farmaci per assistenza in famiglia per sollievo degli infermi poveri, non per obbligo ma per carità.